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Juve brutta e perdente, ma ancora in vita

Il Porto batte i bianconeri ancora alla ricerca della propria identità

Ottavi di andata amari per la Juventus di Andrea Pirlo, sconfitta di misura dopo una gara che ha confermato i limiti di personalità e organico dei campioni d’Italia. Pirlo in questi mesi non è riuscito a dare un’identità alla squadra, proseguendo sulla falsa riga della gestione Sarri. Il Porto ha punito i bianconeri con il doppio vantaggio e una conduzione di gara accorta, subendo tuttavia il pareggio in una delle poche iniziative che hanno visto Chiesa piazzare il colpo vincente. Qualificazione aperta, ma la Juventus in Europa è chiamata ad una svolta sostanziale che potrebbe cambiare la storia di questa stagione.

Porto-Juventus 2-1 (1-0)
PORTO (4-4-2): Marchesin, Manafà, Mbemba, Pepe, Zaidu, Corona (45′ st Loum), Oliveira (45′ st F. Conceiçao), Uribe, Otavio (12′ st Diaz), Marega (21′ st Grujic), Taremi (99 Costa, 21 Barò, 23 Joao Mario, 28 Anderson, 29 Martinez, 30 Evanilson, 31 Nanu, 32 Sarr). All. S. Conceiçao. JUVENTUS (4-4-2): Szczesny, Danilo, De Ligt, Chiellini (35′ pt Demiral), Alex Sandro, Chiesa, Rabiot, Bentancur, McKennie (18′ st Morata), Kulusevski (32′ st Ramsey), Ronaldo (31 Pinsoglio, 77 Buffon, 10 Dybala, 19 Bonucci, 33 Bernardeschi, 36 Di Pardo, 38 Frabotta, 41 Fagioli). All. Pirlo. Arbitro: Del Cerro Grande (Spagna). Reti: nel pt 2′ Taremi, nel st 1′ Marega, 37′ Chiesa. Angoli: 6-6. Recupero: 1′ e 4′. Ammoniti: De Ligt, Danilo, Demiral e Alex Sandro per gioco scorretto

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